Arte, cultura e tradizioni

Gavino Gabriel, compositore e musicologo di Tempio

gavino gabriel, nativo di tempio, è stato un brillante etnomusicologo, giornalista e compositore. Nel corso della sua lunga carriera fu direttore della discoteca di stato e visse molti anni in eritrea

Uno dei più brillanti etnomusicologi e compositori italiani, Gavino Gabriel, nacque a Tempio Pausania, a pochi chilometri da Budoni, nel 1881. Egli è stato un intellettuale innamorato delle tradizioni musicali e del folklore, studioso di musica gallurese e sarda e autore di numerosi saggi. A lui si devono le prime incisioni su 78 giri di musica popolare tra il 1922 e il 1929. Laureatosi in lettere all’Università di Pisa, dal 1906 al 1910 visse a Firenze dove scrisse sul quotidiano La Voce di Giuseppe Prezzolini con lo pseudonimo A.B. Salu.

Nel 1910 pubblicò il suo primo lavoro dal titolo "Canti e cantadori della Gallura”. Dopo la Grande Guerra incise "I canti di Gallura, dell'Anglona, del Marghine e della Barbagia”, inno alla tradizione isolana. Nel 1932 fu nominato direttore della Discoteca di Stato dove si prodigò per la raccolta e lo studio di canti dialettali di tutte le regioni. Nel 1936 si trasferì in Eritrea dove lavorò come bibliotecario mostrando profondo interesse per la cultura locale. Tornato in Italia, nel 1954 pubblicò "Voci e canne d'armonia in Sardegna” seguito dal volume "La Sardegna di sempre” del 1971.

Le sue abilità di compositore furono pari a quelle di ricercatore: il suo esordio fu nel 1928 con l’opera lirica "La Jura”, poi messa in scena al politeama Regina Margherita di Cagliari. Scrisse i versi per l’aria da camera "È l'april che torna a me” e per "L'inno del decennale”, entrambi pubblicati nel 1932. Gabriel si mantenne attivo anche in età molto avanzata e morì a Roma, quasi centenario, nel 1980.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.