Arte, cultura e tradizioni

Un salto nel passato: la storia di Budoni

budoni è una cittadina dal passato antichissimo: dai tempi misteriosi e remoti dei nuraghi al giudicato fino al feudalesimo degli aragonesi, ripercorriamo le tappe della sua storia in modo sintetico ma esaustivo

Domus de janas, avamposti romani, il periodo oscuro dell’isolazionismo feudale: a Budoni non è mancato niente nel corso dei secoli. La zona era già abitata in epoca antichissima e conserva due tombe scavate nella roccia, le domus de janas appunto, risalenti almeno a tremila anni prima di Cristo. Ci sono poi i nuraghi monotorre di Tanaunella e Ottiolu a testimonianza che anche nei pressi di Budoni l’antica civiltà autoctona sarda era ben radicata.

Facciamo un salto di alcuni secoli: la civiltà romana si è diffusa ormai in buona parte del Mediterraneo e quindi anche in Sardegna, soprattutto lungo le coste. Grazie all’Itinerario Antonino, uno scritto in cui si parla di vie di comunicazione, sappiamo che nei pressi dell’odierna Budoni esisteva un piccolo borgo chiamato Agrustos. Dopo il crollo di Roma sorsero i Giudicati, soggetti politici ispirati alla cultura bizantina; il territorio budonese, che si trovava in quello di Gallura, ospitava la villa di Posada.

Nel XII secolo la Sardegna settentrionale finì nell’orbita della potente Repubblica di Pisa, ma il dominio toscano tramontò con l’arrivo degli aragonesi che conquistarono definitivamente la Sardegna nel 1324. Posada fu inserita nella Contea di Montalbo, un esteso feudo che includeva Torpè, Siniscola e San Teodoro. Con il crollo del feudalesimo nell’Ottocento, venne creato il comune di Posada. La formazione di Budoni come municipio autonomo è relativamente recente e risale al 1959.

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